Stanley Donen, ex ballerino prima di cimentarsi dietro la macchina da presa, cala l’asso e confeziona un ispirato sci-fi dalle ottime scenografie.
Seguiamo il capitano Benson, interpretato da un luciferino Harvey Keitel, nel suo viaggio verso la terza luna di Saturno, dove lo aspettano una coppia di ricercatori più appassionati alla fornicazione che alla scienza.
Sul satellite troviamo il maggiore Adams, incarnato da un massiccio Kirk Douglas e la sua bella assistente Alex, la sex symbol Farrah Fawcett, vero motore della trama che ruota intorno all’infatuazione da parte del capitano Benson e del suo robot di 2 metri mezzo, Hector, che subirà anch’esso il fascino della bella assistente.
In un crescendo di violenza, fughe spericolate nella labirintica stazione spaziale e lingerie sexy, capiremo il vero significato del sacrificio.
Menzione d’onore per il personal trainer di Kirk Douglas, che ci regala una condizione fisica invidiabile per l’allora 64enne, in uno scontro adamitico che passerà alla storia del cinema.